Interpretazione di Tito
Pungolato dalla brontola vi dico quello che penso....premesso che posso anche sbagliare qualche interpretazione, vediamo....prima di tutto mi sembra un testo troppo anticattolico, con un velato sfondo laico (nel senso di approccio pluralista al problema religioso e nel senso di analisi razionale).. e qua siamo sull'ovvio almeno per quanto mi riguarda, anche se avrei preferito il contrario, più laico e meno anticattolico.
Per quanto riguarda la strofa del padre...mah...sorvolerei...
Rubare nelle tasche dei ladri è sempre rubare, altrimenti ognuno di noi trova una buona ragione per rubare e non mi sembra giusto, o si ruba o non si ruba a prescindere da dove e dalla motivazione...
Il seme va bè quello l'abbiamo sprecato tanto quasi da diventar cieco quindi....ma questa è una delle tante assurdità cattoliche...è come sparare sulla croce rossa....il buon Fabrizio metteva il preservativo e ce ne rallegriamo (o veniva giustamente fuori..)...
poi le donne (e gli uomini) degli altri le lascerei stare, già si lasciano tutti, è una caciara..perchè apportare ulteriori disturbi??..siamo tanti al mondo, i letti già caldi d'amore li lascerei raffreddare, certo l'errore è dietro l'angolo (siamo umani..) ma è pur sempre un errore....ah tanto per precisare sono totalmente anticattolico....l'ultima frase spiegamela tu (ciucobrontola) forse non ho capito il contesto...
adesso che ho peccato criticando il verbo, fustigatemi tranquillamente senza pietà...aiuto!
10 Comments:
forse dovresti ascoltarti o, se preferisci, leggere tutto l'album La Buona Novella...difficile spiegare una canzone a se' stante soprattutto di un cantautore come de Andre', che scriveva libri attraverso canzoni...e' un rifiuto della morale comune, che sia laica, cattolica, anticattolica...lui svergognava spesso i ben pensanti...senza grandi mezzi termini...
ciucobrontola mi aveva chiesto su cosa ero d'accordo e su cosa no...poi certo bisogna considerare che il periodo in cui ha sritto non era certo quello attuale...un precursore dei tempi....oggi magari sono cose ovvie, vent'anni fa no....
anticattolico de andrè?......io direi non-cattolico, come non-conformista etc... ma il senso di questa canzone, il senso della sua vita, per me, è stato cercare di trovare un senso a delle "regole" socialmente imposte, clandestinamente imposte atraverso un attento lavaggio del cervello...molto sottile, a volte non tanto, da parte della "chiesa cattolica"...
secondo me il non cattolico ha un atteggiamento più distaccato verso questa religione che non accetta e non professa....
l'anticattolico invece la critica in modo aspro e duro, quasi incattivito....
e questo mi sembra proprio il caso...
poi per quanto mi riguarda il cervello se lo fa lavare chi se lo vuole far lavare...
certo fino agli 11-12 anni (prima comunione) è più facile, dopo ho qualche dubbio....
...è come dire " oh che pere che c'ha la venere di milo!"
oppure "certo quel mosè di michelangelo..troppa barba"
oppure "la cupola di san pietro è un pò troppo tonda"
...
cico/ollio e tutti voi
a volte bisogna goderne e basta.
è chiaro che il contenuto può essere o no completamente accettato, però pensate ad un poeta che pensa quelle cose e a come le espone, con quale grazia...
troppi commenti a volte allontanano dalla prima sensazione, dal primo sentimento il più sincero...
per cico/ollio ascoltati tutto d'un fiato "non al denaro, non all'amore, nè al cielo"
e dimmi che sensazioni ti procura, poi lascia perde se condividi il punto di vista del suonatore Jones
però dimmi a secco che ti dice.
..grazie per aver soddisfatto la mia curiosità....nn commento...
credo che, a parte la barba del Mosè di Michelangelo che in effetti è troppa, il problema sia una mia mancanza di sensibilità e di profondità intellettuale che mi impedisce di comprendere a fondo la straordinarietà di questo gandioso poeta, cantautore, scrittore, musicista, scusate ma non trovo più parole per definirlo...questo limite nell'andare oltre purtroppo non mi abbandona mai...
spero che, con il cambio al vertice del Ministreo dell'Istruzione, finalmente si ripari a questa ingiustizia e che d'ora in poi a scuola insieme alle opere di Milo (o è un'isola?? qualcuno mi illumini..), e di Michelangelo si studino anche i poemi di questo sommo autore per far sì che anch'essi contribuiscano alla formazione delle generazioni future....
solo per tua informazione già ci sono dei corsi universitari dove si studiano i testi di De andrè
Dai su..... infatti c'è una certa differenza tra scuole elementari medie superiori e università... ad esempio l'età degli studenti... se mi fai un corso a Scienza della Comunicazione su De Andrè posso anche essere d'accordo...ma confrontarlo con Michelangelo, Leopardi e compagnia bella mi lascia un pò perplesso...non sarete un pò troppo faziosi ??
de andre' insegnato nel triennio delle superiori sarebbe un balzo in avanti della nostra capacita' di istruire...!! magariii!!!
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