venerdì, settembre 15, 2006

Il ragazzo di Santa Fe...


Ero comodamente sdraiato sul mio grande letto IKEA, guardando startup.com (ve lo consiglio) sul mio bel schermo LCD al muro, ma non riuscivo a togliere dalla testa il dibattito di oggi.

Ironico ma vero, il messaggio di Fra su Fanta e` strettamente legato alla disucssione sui nostri piaceri. Come Betta, ciascuno di noi fa del suo meglio per fare la differenza. Anche io non compro nulla che sia Nestle` da diversi anni, e confesso che non e` facile. Pero` poi, come piu` di una persona mi ha fatto notare, ho le mie magliette della Nike. Come Betta anche io lo faccio perche` mi piacciono. Non ci sono ragioni piu` profonde. Un po` come le infrazioni. Penso che tutti siamo daccordo che ci devono essere regole e leggi di guida, eppure chi di noi alle 3 di mattina non ha passato uno STOP, o addirittura un semaforo rosso perche` gli/le faceva comodo?

Insomma siamo umani, questo e` un bene, ed abbiamo le nostre debolezze anche nelle nostre piu` ferme convinzioni e principi. E questo dovrebbe bastare per farmi dormire tranquillo nonostante tutti i pensieri... ma poi ancora una volta penso a Michael, il ragazzo di Santa Fe, New Mexico.

Michael, Omar, Defne ed io siamo stati compagni di dottorato a San Diego dal 98 al 2003. Abbiamo passato tante notti facendo festa, bevendo, mangiando, cucinando... ma anche discutendo di politica. Omar, californiano DOC, di ampie vedute ma che non ha quasi mai lasciato la California, e MAI gli USA. Michael, del NM, Defne di Istanbul, ed io, beh lo sapete... dell'asse del male.:-)

Lo scambio di vedute tra Defne e me da uan parte, vissuti tra medioriente e l'Europa, e loro e` stato sempre interessante. Loro poi non sono esattamnete americani medi. anzi. sono il prototipo di come vorremmeo che gli americani fossero. intelligenti ed attenti a quel che succede nel mondo. Quante volte si sentivano imbarazzati per le noptizie del giorno che discutevamo, e si chiedevano cosa si potesse fare per avere un mondo migliore domani.

Finito il dottorato, Michael e` entrato a far parte del Peace Corps ed ora si trova in un piccolo villaggio del Ghana ad insegnare inglese e matematica ai bambini. Ci scrive un paio di volte al mese, quando il generatore a benzina produce abbastanza eletricita` per tirare su i computer e la rete nella scuola dove insegna. Ci scrive delle sue avventure nel nuovo territorio dove non conosce nemmeno la lingua locale e loro ovviamente non conoscono l'inglese.

Ricevere le notizie di Mike da una parte mi fa felice, perche` vuol dire che la` fuori ci sta davvero qualcuno che sa rinunciare a TUTTO quello che il "nostro" mondo moderno offre, e fare solo del bene per il prossimo. Ma dall'altra mi rende triste, o come minimo mi fa riflettere e domandarmi perche` non riesco a farlo anch'io?

Forse il primo passo per arrivarci sara` imparare a fare a meno delle mie magliette della Nike... :-) ma poi ci sta iPod, la rete wireless al letto da dove vi sto scrivendo, e tante altre cose piccole e grandi intorno. Pero` importante e` provarci e magari fra un anno o due avro` le palle per mandarvi anch'io le mie notizie da qualche parte remota del mondo. :-)

10 Comments:

At 2:44 PM, Blogger betta said...

come al solito....ho qualcosa da dire...

perche' invece che andare nel Ghana, dove sicuramente c'e' molto bisogno, non sento qualcuno dire: mollo tutto e vado nel quartiere San Basilio (si chiama cosi', mi pare) di Roma dove c'e' degrado, abbandono, violenze, soprusi e c'e' bisogno di persone come me che rinunciano a TUTTO per il prossimo?

forse perche' e' molto piu' 'facile' andare in una terra lontana da noi dove il degrado non e' di nostra responsabilita' e noi possiamo sentirci veramente orgogliosi del nostro comportamento senza dover fare i conti con le Nostre responsabilita'.

Sebbene le nostre periferie, o il nostro tanto famigerato 'sud', versino in condizioni oltre la soglia di poverta', noi non riusciamo a metterci il cuore in mano, riconoscere la nostra parte di responsabilita' e allora...si' mollare veramente tutto e dedicarci a questi disgraziati.
Non mi e' facile ammettere che la nostra societa' evoluta e benestante sia in realta' ancora ben lontana dall'esserlo veramente.
Non mi e' facile accettare che il barbone che vedo tutti i giorni sta li' perche' in parte ce l'ho messo pure io con le mie scelte e il mio voltare la testa.
Anche se sono una persona impegnata socialmente, volto la testa. Non sono capace di mollare TUTTO.

Mi piacerebbe conoscere qualcuno che lo ha fatto.

 
At 2:59 PM, Blogger Sha said...

qualche mese fa, appena tornato, ero alla fermata dell'autobus. Uno che stava fumando, prende e butta per terra la sigaretta ancora accesa. Gli chiedo

io: ma scusi Lei lo fa anche a casa sua? perche` non usa i cestini e tenere questa bella citta` pulita?
lui: mica e` casa mia questa.

Vi assicuro che lui di cetto era piu` romano ed italiano di me.

Seccondo me queso e` lo stesso motivo per cui poche persone si offrono a mettere a posta Roma, o altre citta`. perche` nessuno crede che sia la SUA casa.

c'e` anche un altro fatto. Io sono convinto che se il Ghana,e la maggior parte del pianeta, sta a pezzi, paraganoto all'europa e nord america, sia in parte (e voglio sperare non sia la parte piu` grande) colpa nostra. In questo 'noi' mi ci metto anche io e quelli che come me che anziche` tornare a fare la differenza, ogni mattina voltano al testa. Ma ripeto siamo umani ed egoisti, come giusto che sia. finche` ovviamnete non facciamo male al prossimo.

credo la

 
At 3:12 PM, Blogger Francesca said...

Profilo demografico del Ghana

Il paese conta una popolazione di 20.757.032 (dati 2004). In Ghana la crescita annua è del 2.7% (dati 2004). La speranza di vita è di 55 anni per gli uomini e di 59 per le donne. Si registra una natalità del 28,9‰ ed una mortalità del 10,3‰; la mortalità infantile sale al 64‰.

Direi che San Basilio (e so di cosa parlo) è il paradiso.

 
At 3:29 PM, Blogger brontola said...

io credo che sia giusto andare dove il ns benessere è causa del degrado...e come scelta è molto più difficile lasciare la realtà a cui si è abituati ed andare in ghana che nn a san basilio fermo restando che si dovrebbe andare anche li.
Chiunque lasci anche un minimo di quello che ha, dalle due ore al mese a tutta la vita e ovunque decida di andare, è meritevole

mi hai ricordato un mio amico che mentre stavo per partire per la galizia mi fece il tuo stesso discorso dicendomi che invece di andare all'estero potevo restare in talia e fare del bene al mio paese...la mia risposta fu che il mondo era il mio paese...

 
At 3:58 PM, Blogger betta said...

il mondo 'tranne casa tua'.

per quanto mi riguarda e' molto piu' diffcile andare nelle nostre periferie.

la guerra aperta, la siccita', la carestia .. sono nemici visibili e tangibili. 'facili' da affrontare per un volontario.

vai a spiegare al ragazzino che fa le scommesse nelle corse di velocita' sul raccordo, piuttosto che al bulletto di borgata che ruba agli amici, che tu sei li' per aiutarlo.
ti guarda e ti ride in faccia.
e questo secondo me e' molto molto piu' difficile da affrontare....

 
At 4:11 PM, Blogger Francesca said...

Credo che qui non si tratti di cosa è più o meno difficile fare per noi grassi occidentali. Cosa ci turba di meno o cosa ci turba di più.
Quello a cui si dovrebbe pensare è chi ha più bisogno???!!!

Ci devono essere delle priorità.

Io non credo affatto che chi va in una terra lontana per aiutare una popolazione lo faccia per sentirsi meno responsabile.

E' ovvio che aiutare è in generale un'azione positiva, dal bambino in Ghana al vicino di casa, ma ci sono situazioni che vanno analizzate singolarmente, perchè i casi di indigenza possono essere più o meno gravi e non bisogna MAI generalizzare.
Difronte ad un ragazzo che nella vita avrebbe potuto fare milioni di altre cose e che invece ha scelto di spendere parte della sua esistenza in un paese come il Ghana, mi viene in mente una sola parola, ammirazione.

 
At 4:12 PM, Blogger Trançinha! said...

Cicci, ve state un po' a incarta' tutti quanti secondo me...

Ognuno sente di poter fare quello che puo'...chi pensa che gia' a san basilio o a palermo sarebbe una gran cosa aiutare i bimbi a crescere in modo piu' decente...chi pensa che bisogna andare in africa per 1 giorno 1 settimana 1 mese o tutta la vita...chi vuole boikottare la nestle' la cocacola la shell la quellochejepare...
chi invece nun je va proprio di rinunciare a un bel niente della propria vita...ne' di andare in africa ne' a san basilio...
ma va bene lo stesso...

nessuno e' piu' egoista di altri...nessuno pensa a se stesso piu' di altri...nessuno e' piu' coraggioso e piu' fico di altri...e il ghana non sta peggio del quartiere Sanita' di Napoli (il degrado non ha scale di poverta' secondo me)

insomma ognuno fa quello che lo fa stare meglio e basta...

Io sto bene quando aiuto Emergency, quando aiuto l'ARCA (Associazione Romana Cura Animali), quando a Natale porto i panettoni e i pandori avanzati ai barboni, quando vado alle manifestazioni. Ma sto bene anche quando faccio sport, quando insegno in palestra, quando regalo qualcosa, quando lavoro, quando aiuto un mio amico a stare meglio, quando esco con gli amici...
ma non per questo mi sento meno coraggiosa di Micheal...sono contenta per lui perche' ha trovato la sua strada...ma mica vuol dire che quella strada e' la strada di tutti...

Il coraggio maggiore secondo me nella vita e' quello di accettarci per come siamo e per quello che facciamo..senza stare a sindacare chissa' che...e senza cercare chissa' quale altra strada diversa...solo perche' e' piu' fica sicuramente della mia...ma de che!:)

se volevate andare veramente in Ghana o sotto i ponti di san basilio ci sareste gia' andati...ve lo assicuro...senza nessun input da nessuno...e soprattutto senza dire niente a nessuno...

quindi rega'....godiamoci quello che abbiamo e quello che facciamo...se poi desidereremo cambiarlo lo faremo davvero...ne sono sicura...
tutti abbiamo le palle per farlo...nessuno ha piu' palle di noi... tutto sta nel volerlo davvero...se poi nun ce va...va benissimo cosi' lo stesso..vuol dire che quella e' la nostra strada!

INSOMMA...

HAKUNA MATATA!!!!!!!!!!!!!!! :)
e yupiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

THE END!

 
At 4:44 PM, Blogger Francesca said...

Completamente daccordo tranca!

Però qui nessuno credo si stia incartando o stia sindacando, si sta solo parlando - madonna quanti gerundiiii - (almeno io e forse da sola :P) ma va bene così, per me già parlarne è una gran cosa, molti ti rispondono che "tanto se fai le cose non cambia nulla quindi è inutile farle" figurati come stiamo messi!
:)

non sono però daccordo sul fatto che il degrado non abbia scale di poverta'.
ci sono dei diritti fondamentali degli esseri umani che non possono essere messi sullo stesso piano di altri.
purtroppo non credo sia sempre tutto così semplice..

..e cmq uno Yupiiiii gigante per Michael!

:D

 
At 5:23 PM, Blogger cicogerard said...

fare una piccola cosa o una grande cosa per gli altri non fa differenza, l'importante è farla, aiutare per quello che si può e si sente.....a san basilio come in ghana, due ore al giorno o una vita....chi dedica totalmente la vita agli altri non è detto che sia migliore, giudicare scelte del genere è impossibile, perchè bisogna entrare nella sfera privata di ogni individuo che dal di fuori è invece inaccessibile...le motivazioni sono molte, senza escludere che chi fa troppo per gli altri lo può fare anche per se stesso, per un bisogno proprio di gratificazione...per dare un senso alla propria vita, che magari sente inutile...
Il senso della vita è la vita stessa, tutti i giorni nelle piccole cose......

 
At 8:46 AM, Blogger betta said...

l'importante e' partecipare!

e direi che qui lo facciamo tutti.

e' molto bello e, egoisticamente, vi ringrazio perche' mi arricchite con tutti questi sproliloqui!!!

vado a bologna... buon week end a tutti

 

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